Derby bolzanino per la Stanley Cup

Mancano ormai poche ore al primo ingaggio della finale di Stanley Cup 2013. A contendersi il titolo della NHL i Chicago Blackhawks e i Boston Bruins: se per gli appassionati d’oltreoceano questa è soprattutto la sfida tra due delle “original six” della lega più bella del mondo, per gli amanti di casa nostra l’appuntamento coincide con un inusuale derby tra due ex giocatori dell’HC Bolzano, vale a dire Niklas Hjalmarsson, da una parte, e Jaromir Jagr, dall’altra.

I due campioni del ghiaccio si troveranno dunque di fronte per contendersi il trofeo più scintillante del panorama hockeistico a livello di club. Si tratterà di un faccia a faccia davvero particolare per i tanti tifosi bolzanini, i quali, a distanza di 18 anni uno dall’altro, hanno potuto ammirare da vicino le qualità eccezionali dei prossimi sfidanti per la Stanley Cup. Jaromir Jagr, nel dicembre del 1994, e Niklas Hjalmarsson, nell’inverno del 2012, sono stati a loro modo in grado di infiammare il pubblico del PalaOnda, regalando prestazioni eccezionali e anche dei traguardi prestigiosi al club del capoluogo.

Jaromir Jagr: il marziano

L’oggi 41enne di Kladno ci ha impiegato appena sei partite per lasciare di sé un ricordo indelebile. Approdato in Italia a seguito dello sciopero NHL, il ceco trascinò l’HC Bolzano sino sul tetto d’Europa, risultando l’uomo determinante nella vittoria del Torneo Sei Nazioni. Spettacolari le sue prestazioni nella finale della manifestazione contro il Rouen: in terra di Francia Jagr si rese protagonista di ben 5 assist sui 7 gol del 7:5 finale, mentre al PalaOnda,  nel decisivo ritorno, davanti a 7031 persone, segnò 2 dei 5 gol per il 5:3 del trionfo.

Niklas Hjalmarsson: stile ed efficacia

Quasi vent’anni dopo quel trionfo, il ghiaccio di Bolzano ha ospitato la pattinata raffinata di un altro campione, ossia quella dello svedese Niklas Hjalmarsson, il quale, oltre a condizionare un filotto vincente in campionato per il team guidato da Brian McCutcheon, impreziosendo i suoi 18 incontri con 22 punti, è risultato fondamentale per l’approdo dei Foxes nella Finale di Continental Cup. Durante l’incontro qualificazione tra Bolzano e Toros Neftekamsk del quadrangolare di semifinale, giocato a fine novembre al PalaOnda, il 26enne terzino svedese dimostrò infatti tutte le doti, facendosi apprezzare prima in fase difensiva, in una delicatissima doppia inferiorità, e successivamente offrendo, a seguito di un numero d’alta scuola, l’assist decisivo per il gol vittoria di Mark McCutcheon.

Uno contro l’altro

A livello di curriculum Jagr batte decisamente Hjalmarsson. A contare sulle statistiche non è solo la differenza di età, ma anche il fatto che il ceco vanta una serie di successi e record che lo rendono uno dei re di tutti i tempi della disciplina. Oltre alla conquista di due Stanley Cup, il 41enne di Kladno si è anche messo al collo un oro olimpico e due ori mondiali, senza contare i riconoscimenti a livello personale: in NHL, poi, l’attaccante ceco ha collezionato la bellezza di 1587 presenze, impreziosite da 1884 punti. Dal canto suo Niklas Hjalmarsson, nonostante “solo” 6 stagioni in NHL, sempre con Chicago, conta già la vittoria di un titolo, arrivata nel 2010.

Ora i due si troveranno uno contro l’altro, alla caccia di un nuovo successo. Chissà se a spuntarla sarà il veterano Jagr o il giovane Hjalmarsson: ciò che è certo è che non mancherà lo spettacolo. Si inizia questa notte, alle ore 2 in Italia, dal ghiaccio di Chicago.