Il Bolzano esce a testa alta da Vienna, ma il risultato vede i Capitals vittoriosi per 3 a 1. Decisivo il primo drittel, dominato dai viennesi, che centrano un parziale di 2 a 0. Poi sono i Foxes a prendere in mano il pallino del gioco, accorciando le distanze con Pope e insidiando più e più volte la porta di Lawson, che però abbassa la saracinesca. A fermare Egger e compagni, oltre al portiere di casa, anche la traversa di Flemming e un goal annullato nel finale sempre al difensore biancorosso, dopo che il Vienna con cinismo aveva allungato con Dzieduszycki, autore di una doppietta. Bastano in effetti i tiri in porta per leggere l’andamento del match: 15 a 2 nel primo periodo in favore dei Capitals, 13-4 e 11-3 per il Bolzano invece nel secondo e terzo drittel.
La lotta per l’accesso alle top six è ancora apertissima e il Bolzano sarà artefice del suo destino con gli ultimi due match della regular season al Palaonda: venerdì 15 gennaio, alle 19.15, arriverà il Dornbirn, domenica 17 gennaio, alle 17.30, sarà la volta del Fehervar.
Il primo tempo è un monologo viennese. Dopo 76 secondi i padroni di casa sono già in vantaggio con il goal dell’ex di MacGregor Sharp, che dalla media distanza beffa Hübl tra i gambali, con il disco che lentamente scivola in rete. Ma il Vienna domina, Gamache sfiora il raddoppio con un tiro da posizione centrale sul quale Hübl è monumentale. La prima occasione del Bolzano capita sulla stecca di Saviano, che su una ripartenza impegna Lawson. Ma è solo un fuoco di paglia, perché i Capitals continuano a tenere altissimo il ritmo, sprecando due powerplay e mangiandosi un goal a porta vuota con Gamache. A 33 secondi dalla prima sirena, però, ecco il raddoppio: errore di Flemming in neutra, Ferland riparte in contropiede e serve a Dzieduszycki il comodo 2 a 0.
Il periodo centrale è tutta un’altra musica e, soprattutto, tutto un altro Bolzano. I biancorossi possono rialzare la testa in occasione del primo powerplay a favore del match: dopo una manciata di secondi Matt Pope accorcia le distanze, arrivando per primo sul rebound concesso da Lawson sul tiro da Broda. I Foxes adesso ci credono e premono, sfiorano il pareggio con Insam, ben servito da Flemming, e Palmieri, ma il suo tiro da posizione defilata è preda di Lawson. Nel finale grande azione sull’asse Vause, Reid e Broda, con quest’ultimo che mira l’incrocio dei pari, ma trova la spalla del goalie dei Capitals. 2 a 1 dopo 40 minuti.
Il Bolzano ci prova nelle prime battute del terzo drittel con Broda, dall’altra il Vienna risponde con Gamache, ma il suo tiro è poco angolato. Il match entra in una fase di stanca, ma si riaccende negli ultimi 10 minuti: Bernard guadagna un disco d’oro davanti a Lawson, che para sia il tentativo del numero 18 biancorosso, che quello di Egger che era arrivato a rimorchio. I Foxes però insistono, Flemming lascia partire una bomba da buona posizione che colpisce la parte alta della traversa. Poi, a meno di cinque minuti dal termine, il Vienna con cinismo piazza il colpo del K.O.: gran lavoro di Nodl, che aggira la porta di Hübl e serve un disco soltanto da spingere in rete a Dzieduszycki. Grazie a un powerplay a tre minuti dalla sirena finale i Foxes non alzano bandiera bianca: missile di Flemming, disco in rete, ma goal annullato immediatamente dagli arbitri per una stecca alta. Il disco poi non vuole entrare nella porta di Lawson, che sembra stregata, e alla sirena i Capitals possono festeggiare un 3 a 1 che li fa balzare in avanti in classifica.
Vienna Capitals – HCB Alto Adige 3 – 1 [2-0; 0-1; 1-0]
Reti: 01:16 MacGregor Sharp (1-0); 19:27 Matthew Dzieduszycki (2-0); 21:34 Matt Pope PP1 (2-1); 55:45 Matthew Dzieduszycki