Cinismo, cuore e nessuna paura di fronte a un’armata come quella dei Red Bull Salzburg. Tutto questo è servito all’HCB Alto Adige per vincere 4 a 2 la supersfida del Palaonda che vedeva scontrarsi i campioni della EBEL contro i campioni d’Austria. 4 a 2 il finale, al termine di un match di grande sofferenza che ha visto sbloccarsi un Mark Cullen in grande spolvero: due goal contro la sua ex squadra per l’attaccante canadese.
Davanti ai 2.480 del Palaonda il Bolzano reagisce bene al goal in apertura firmato da Komarek, ribaltando il risultato con DeSimone (primo goal stagionale) e Keller. La seconda frazione sembra iniziare bene per i padroni di casa, vicini al tris, ma la pressione dei Red Bulls sale e il dominio è concretizzato a un minuto e mezzo dalla seconda sirena dalla rete del pareggio di Raffl. Nel terzo drittel, dopo tanta sofferenza, sale in cattedra Mark Cullen che con una doppietta trascina i biancorossi a un’esaltante vittoria.
Coach Simioni rinuncia a Günther Hell e come backup di Jaroslavl Hübl in panchina c’è ancora Andrea Cortese. In occasione del “Movember” gli arbitri hanno indossato una speciale casacca a strisce bianche e gialle, con dei grandi baffi disegnati nella parte frontale.
Bolzano subito pericoloso con Pance, che si accentra e impegna Hovinen. I Red Bulls invece ci mettono poco a carburare e dopo 70 secondi sono già in vantaggio con Konstantin Komarek, che con uno slap dalla media distanza beffa Hübl. I Foxes fanno tanta fatica nei primi minuti di gioco e il Salisburgo va a un passo dal raddoppio con Trattnig, che centra il palo con un tiro dalla blu. Primo powerplay del match in favore dei padroni di casa, però, e il pareggio è servito: al minuto 07:10 mischia furibonda davanti alla porta di Hovinen, l’arbitro prima fischia una penalità differita e poi indica il goal, convalidato dopo l’istant replay e assegnato a Phil DeSimone. Prima rete stagionale per l’attaccante italo-statunitense. Nell’occasione resta infortunato il goalie dei Red Bulls, sostituito da Bernd Brückler, il portiere della finale playoff della stagione scorsa. I biancorossi non sfruttano i successivi due minuti di superiorità e si ritrovano poi a difendersi invece con l’uomo in meno, resistendo bene alla carica austriaca. Una grande azione di Schofield in chiusura di primo tempo permette al Bolzano di portarsi in vantaggio: il numero 19 aggira la porta austriaca e confeziona a Justin Keller un disco che è soltanto da spingere in rete. I Foxes se la vedono brutta a una manciata di secondi dal termine, quando Latusa al termine di una bella azione corale colpisce il palo a porta completamente sguarnita. 2 a 1 dopo 20 minuti di gioco.
Bolzano vicino al tris in avvio di secondo periodo, con DeSimone che coglie soltanto il palo dopo un ottimo lavoro di Zanette. Anche Zisser sfiora la rete combinando bene con Gander, poi ancora Nesbitt da distanza ravvicinata chiama Brückler a una pinzata che ha del miracoloso. I Red Bulls provano a rispondere in powerplay, ma Hübl, aiutato dalla difesa, abbassa la saracinesca. Il goalie ceco si deve superare anche su Trattnig, con il Salisburgo che minuto dopo minuto aumenta il ritmo alla ricerca del pareggio. A poco più di un minuto dalla seconda sirena i Red Bulls trovano il tanto cercato pareggio, con Thomas Raffl che devia in rete il tiro di Trattnig allo scadere di un powerplay. 2 a 2 al termine del secondo tempo.
I Red Bulls giocano un gran powerplay in avvio di terzo drittel, ma un po’ per sfortuna, un po’ per una buona e frenetica prova della difesa dei Foxes non trovano il nuovo vantaggio. Nemmeno una superiorità riesce a risvegliare il Bolzano, che prova a rendersi pericoloso con Keller senza però trovare fortuna. Eppure i biancorossi danno esempio di grande cinismo e al 48:51 passano in vantaggio grazie al primo goal in stagione di Mark Cullen, che si sblocca proprio contro la sua ex squadra premiando la grande discesa in contropiede di Nesbitt. E’ tempo di difendere ancora una volta, sempre più strenuamente: Hübl dà una mano ai suoi con una grande parata su un Duncan lanciato in contropiede. Il Salisburgo però non ha più la stessa carica offensiva di prima, ma prova il tutto per tutto togliendo il portiere per il sesto uomo di movimento, senza successo: Mark Cullen mette fine alla contesa con un rocambolesco goal a porta vuota che fissa il risultato sul 4 a 2.
Così capitan Alexander Egger al termine del match: “Abbiamo giocato una grande partita, con un ottimo lavoro da parte di tutte e quattro le linee. Sapevamo che il Salisburgo era una delle squadre tecnicamente più forti del campionato, ma abbiamo fatto il nostro gioco, resistendo e colpendo al momento giusto”.
Soddisfatto anche coach Mario Simioni: “Il primo tempo è stato molto equilibrato, loro nel periodo centrale hanno iniziato a giocare a ritmi pazzeschi, ma non ci siamo scomposti, abbiamo dato l’anima e siamo riusciti a conquistare questa vittoria”.
Il Bolzano sarà impegnato ancora domenica a Dornbirn (faceoff alle ore 17.30). Il ritorno tra le mura di casa è previsto per venerdì prossimo, 21 novembre: a far visita ai Foxes ci sarà il Vienna del grande ex coach Tom Pokel.
(LT)
HCB Alto Adige – Red Bull Salzburg 4 – 2 [2-1; 0-1; 2-0]
Reti: 01:10 Konstantin Komarek (0-1); 07:10 Phil DeSimone PP1 (1-1); 17:20 Justin Keller (2-1); 38:25 Thomas Raffl (2-2); 48:51 Mark Cullen (3-2); 59:58 Mark Cullen EN (4-2)