La prima mossa di mercato dell’HC Bolzano Alto Adige è in panchina. Il successore di Tom Pokel, protagonista dello storico successo nell’anno di esordio in Ebel e trasferitosi ora ai Vienna Capitals, sarà una vecchia conoscenza dell’hockey tricolore. Stiamo parlando di Mario Simioni, 51enne canadese di Toronto ma con chiare origini italiane.
Suo il compito, non certo semplice, di raccogliere la pesante eredità lasciata da Pokel, ma la società biancorossa non vuole metterlo sotto pressione. «Abbiamo molta fiducia in Mario – commenta l’amministratore delegato Dieter Knoll – e siamo convinti che riuscirà a ricreare quel clima di compattezza e unità che tanti buoni risultati ha portato nella scorsa stagione.
Da giocatore, durante gli anni trascorsi ad Asiago, si è sempre dimostrato un trascinatore, mentre da allenatore ha accumulato ottima esperienza in Danimarca aggiudicandosi parecchi titoli e facendo strada anche in Europa. Ha doti di grande motivatore e lavoratore, quello che serve ad una squadra giovane, composta da giocatori affamati e vogliosi di mettersi in mostra».
La carriera da coach di Mario Simioni è iniziata nel 1999 nell’Odense con il doppio ruolo di giocatore-allenatore, e dall’anno successivo è proseguita per altre 4 stagioni nella società danese. Dopo una breve esperienza a Krefeld, in DEL, Simioni è tornato in Danimarca al Sonderjyske, formazione che ha guidato ininterrottamente per ben 9 stagioni, dal 2005 al 2013, e con la quale ha conquistato 4 scudetti e 3 coppe di Danimarca, oltre ad un terzo posto in Continental Cup.
Il nuovo coach dei Foxes sarà a Bolzano nei prossimi giorni, ma sta già lavorando a stretto contatto con l’ad Dieter Knoll all’allestimento della squadra, sia sul fronte dei giocatori locali, sia sul fronte dei giocatori stranieri.